Acerca de
Perchè ci interessa la biodiversità associata agli alberi?
Perchè tutti gli esseri viventi, uomini compresi,
dipendono dalla Biodiversità.
Secondo la Convention on Biological Diversity (CBD), la biodiversità è la varietà e variabilità degli organismi viventi e dei sistemi ecologici in cui essi vivono. Essa include la diversità a livello genetico, di specie e di ecosistemi. Non solo una varietà di forme e strutture degli esseri viventi, ma anche la loro diversità in termini di abbondanza, distribuzione e interazioni tra le diverse componenti del sistema.
Diversità degli Ecosistemi
Numero e abbondanza degli habitat, delle comunità viventi e degli ecosistemi all’interno dei quali i diversi organismi vivono e si evolvono.
Diversità
delle Specie
Ricchezza di specie, misurabile in termini di numero delle stesse specie presenti in una determinata zona, o di frequenza delle specie, cioè la loro rarità o abbondanza in un territorio o in un habitat.
Diversità
genetica
Differenza dei geni all’interno di una determinata specie; essa corrisponde quindi alla totalità del patrimonio genetico a cui contribuiscono tutti gli organismi che popolano la Terra.
Conservare la biodiversità è fondamentale, quindi, perchè essa permette agli ecosistemi di funzionare, e di fornire a tutte le specie, incluso l'uomo, i servizi ecosistemici. Cibo, materie prime come il legno, acqua e aria filtrate, sequestro di anidride carbonica attraverso i serbatoi di carbonio come foreste e oceani, mitigazione di disastri naturali, pollinazione e fertilizzazione di colture, sostanze per lo sviluppo di medicine sono solo alcuni dei servizi ecosistemici vitali per la specie umana.
Leggi di più sull'importanza della biodiversità:
Perchè è importante la biodiversità? — Italiano (isprambiente.gov.it)
La biodiversità sta scomparendo: quali sono le cause? | Attualità | Parlamento europeo (europa.eu)
Che cos'è un
dendromicrohabitat?
E' una caratteristica di albero che può essere utilizzata da animali, funghi, batteri, ma anche altri vegetali per almeno una parte del loro ciclo vitale.
Si può chiamare "dendromicrohabitat", oppure in inglese "tree-related microhabitat", abbreviazione "TreM" e sono strutture molto complesse. Per esempio, una lesione della corteccia oppure una crepa nel legno possono diventare rifugi per il letargo o nicchie riparate dove costruire il nido. Possono anche provvedere al nutrimento di una specie, oppure essere scelti come siti di riproduzione. Ogni dendromicrohabitat presenta delle condizioni molto particolari a seconda della sua dimensione e forma, ma anche in base alla posizione sull'albero (alla base, sul tronco, sui rami, ecc.), alla presenza di legno morto circostante, il grado di illuminazione e molte altre variabili.
Ogni specie associata tende a preferire un tipo specifico di dendromicrohabitat, a seconda delle sue necessità.
Quindi, maggiore è il numero di dendromicrohabitat dell'albero, maggiore è il numero di specie che potrà ospitare.
Clicca e scopri quali comunità vivono e si riproducono nei dendromicrohabitat.
Fino a poco tempo fa, microhabitat e alberi habitat non erano valutati e misurati in modo standardizzato, per cui la definizione e i criteri per la scelta degli alberi habitat cambiavano a seconda dello studio e dell’inventario. Sotto la guida dell’Istituto Forestale Europeo (EFI), un gruppo di professionisti ha elaborato un catalogo dei microhabitat, che è stato pubblicato nel 2018 e da allora è costantemente aggiornato e perfezionato (Larrieu et al. 2018).
Se vuoi saperne di più sui dendromicrohabitat:
Conoscere, proteggere e promuovere gli alberi habitat (waldwissen.net)
Quali sono le minacce per i
dendromicrohabitat?
Nelle nostre città, è diffusa la pratica di abbattere gli alberi maturi e senescenti, o rimuoverne completamente il legno morto o imarcescente, per motivi di ordine e sicurezza lungo le strade e nelle aree verdi urbane. Questo avviene per la scarsa consapevolezza della loro importanza per le specie che li abitano. Oltre ai centri urbani, anche l'aumento delle superfici per l'agricoltura intensiva ha contribuito al disboscamento dei nostri territori, mettendo a forte repentaglio gli habitat naturali e creando paesaggi di monoculture fortemente assoggettate alla produzione agricola e privi di alberi. Il risultato è un ambiente povero di habitat idonei per molti organismi, che non trovando luoghi appropriati per vivere e riprodursi, vanno incontro ad estinzione. La perdita degli habitat rappresenta infatti il primo elemento di minaccia alla biodiversità.
Se vuoi saperne di più sulla perdita di biodiversità:
One million species are on the brink of extinction (reuters.com)
Disappearing plants jeopardize a green future (reuters.com)
Come si studiano i dendromicrohabitat?
Esistono diverse tecniche per misurare la biodiversità associata agli alberi. Di solito i dendromicrohabitat degli alberi sono di piccole dimensioni, per cui è difficile scoprire, per esempio, una cavità formata da piccoli picidi e posta a 20 metri di altezza. Per riuscire a rilevare i microhabitat si possono quindi combinare diverse tecniche, da quelle tradizionali come l'osservazione con un binocolo dell'albero e il campionamento manuale delle specie che abitano gli alberi maturi e senescenti, alle tecniche più innovative, tra le quali l'utilizzo di trappole aeree su varie porzioni della chioma e l’analisi non invasiva dell’eDNA (environmental DNA o DNA ambientale) da matrice come microsuolo eventualmente presente.
Durante l'ispezione di un albero habitat, la percezione soggettiva ha un ruolo importante per la precisione dei rilievi dei microhabitat. Idealmente, le osservazioni vengono condotte in coppia, nonostante una persona esperta possa effettuare tutte le registrazioni anche individualmente. Ogni albero viene esaminato dal colletto alla chioma, compiendo un primo giro attorno all’albero per controllare la parte inferiore del tronco e un secondo giro a distanza maggiore per rivedere la parte superiore e la chioma. L’accurato esame di un albero può richiedere diverso tempo a seconda delle dimensioni, del numero di microhabitat, dell’inclinazione del pendio e del grado di dettaglio della ripresa.